Descrizione

Deserto del Kalahari - Deserto del Namib - Swakopmund -Walwis Bay & Sandwich Harbour - Damaraland - Etosha National Par

ITINERARIO - 23/10/2023
Italia (Milano Malpensa) / Windhoek Giorno 1 - Lun 23/10/2023

Ritrovo dei partecipanti presso l'aeroporto di Milano Malpensa in tempo utile per il volo di linea Ethiopian Airlines delle ore 23:40 per Addis Abeba. Pernottamento a bordo.

Windhoek / Deserto del Kalahari (285Km) Giorno 2 - Mar 24/10/2023

Arrivo ad Addis Abeba alle ore 07:15 e proseguimento con volo di linea Ethiopian Airlines delle ore 08:35. Arrivo a Windhoek alle ore 13:20. Disbrigo delle formalità d'ingresso. Incontro con la guida locale e partenza in pullman verso la regione del deserto del Kalahari. Tempo permettendo, in base anche all'effettivo orario di arrivo a Windhoek, effettuiamo al tramonto un'attività di safari (a bordo di veicolo 4x4 aperti), per apprezzare in tutta la sua bellezza questo affascinante deserto che al calar del sole assume mille sfumature dal rosso ocra fino al giallo. Cena e pernottamento.

Kalahari

Il deserto del Kalahari è una vasta distesa sabbiosa che si estende per circa 520.000 km². E' situato sull’immenso altopiano che copre l’Africa australe e si trova ad una altezza media di 900 metri. Copre il 70% del territorio del Botswana e parte dello Zimbabwe, della Namibia e del Sudafrica. Di fatto è il quarto deserto al mondo per estensione. Il deserto del Kalahari si trova all’interno di un bacino che porta lo stesso nome e misura oltre due milioni e mezzo di chilometri quadrati arrivando a coprire ben nove paesi africani. Il nome

Kalahari deriva dalla parola Kgalagadi, in lingua Tswana, e significa "la grande sete”. Il Kalahari è un deserto di sabbia rossa, in parte arido e in parte semi arido. Parti del Kalahari ricevono più di 250 mm di acqua piovana ogni anno, mentre la zona veramente arida si trova a sud-ovest, dove ogni anno piovono meno di 175 mm d'acqua, rendendo quest'area un deserto di tipo fossile. Le temperature estive variano dai 20 ai 40 °C, mentre in inverno il clima è secco e freddo, con una temperatura minima che può essere anche sotto lo zero. Le uniche riserve d'acqua di grandi dimensioni sono costituite dai 'pan', laghi salati effimeri che si riempiono solo durante la stagione delle piogge. Tra gli animali che vivono nella regione vi sono iene, leoni, suricati, antilopi e molte specie di rettili e uccelli. La vegetazione è molto variegata e comprende più di 400 specie di piante, ma consiste principalmente di graminacee e acacie. Il Kalahari ospita l'antico popolo nomade dei Boscimani, che si crede vivano in queste terre come cacciatori-raccoglitori da almeno ventimila anni. Vi sono numerosi giacimenti di carbone, rame e nichel e una delle più grandi miniere di diamanti del mondo.

I San

I Boscimani o San come preferiscono farsi chiamare, sono gli abitanti più antichi dell’Africa Australe. Sembra accertato dalla scienza ufficiale che i San costituiscano uno dei più antichi rami dell'evoluzione dell'uomo moderno. I San vivevano perlopiù in gruppi nomadi composti di 25-35 persone. Ciascun gruppo si componeva di diverse famiglie. Questa etnia applicava un sistema di divisione delle terre in base al quale ogni gruppo aveva un suo territorio definito, che poteva misurare anche 1000 Kmq. Non vi era una gerarchia politica e non esistevano capi: le decisioni erano prese collettivamente dall’intero gruppo, all’interno del quale avevano diritto di parola tanto gli uomini quanto le donne. Ma non tutti i San vivevano solo di caccia e di raccolta. All’inizio del XIX secolo i San gestivano, infatti, una delle più vaste reti commerciali dell’era pre-coloniale, estesa in tutto il Kalahari. L'arrivo delle popolazioni bantu portò al declino di questo popolo che si aggravò ulteriormente con l’arrivo dei boeri. Il conflitto con i bianchi è stato particolarmente cruento: i Boscimani erano accusati di attaccare indiscriminatamente il bestiame e di cacciare in zone che ora appartenevano ai coloni, di conseguenza furono perseguitati e addirittura cacciati alla stregua di animali feroci. Oggi i San vivono principalmente in Botswana, nel deserto del Kalahari e in Namibia e sono considerati al livello più basso della scala sociale africana perché, non avendo più terra, hanno dovuto abbandonare il proprio stile di vita e di conseguenza la loro cultura. In Namibia vivono nella parte nord-orientale del paese e si suddividono in quattro gruppi: i Naro, nella zona di Gobabis, gli !Xukwe e gli Hei//Kom nel Bushmanland occidentale, nel Kavango e nel Caprivi e gli Ju/hoansi (o !kung) nel Bushmanland orientale, numerosi soprattutto nella zona intorno alla città di Tsumkwe. In passato la grande flessibilità della loro società ha aiutato i San a sottrarsi alle conquiste e alle dominazioni di altri popoli, ma al tempo stesso ha impedito loro di organizzarsi per formare gruppi di pressione e quindi rivendicare e difendere i loro diritti.

Desert del Namib / Sossusvlei Area (290Km) Giorno 3 - Mer 25/10/2023

Dopo la prima colazione si parte in direzione ovest attraversando la catena centrale della Namibia per poi discendere verso l’antico deserto del Namib. All’orizzonte saranno ben presto visibili le alte dune del deserto del Namib: uno degli scenari più belli ed impressionanti della Namibia. Pranzo. Il pomeriggio è a disposizione per relax ed iniziare a godere a pieno questo incredibile habitat o per escursioni facoltative (es. uscite in quad nel deserto).Cena e pernottamento.

Sossusvlei, il deserto del Namib (100Km) Giorno 4 - Gio 26/10/2023

Pensione completa. La sveglia oggi è prevista alle prime luci del giorno. Si entra infatti all’interno del Parco del Namib Naukluft proprio al sorgere del sole. I primi 50 Km sono su una strada asfaltata e da molti questo tragitto è considerato il più stupefacente di tutto il paese. Cordoni di dune, infatti, lambiscono la strada e man mano che il sole si alza, le dune assumono da un lato tutte le colorazioni possibili del rosso mentre l’altro lato rimane in ombra. Un gioco di colori che da sempre affascina i visitatori di questo antico deserto. Ci sarà del tempo a disposizione anche per esplorare Dead Vlei, uno degli angoli più belli in assoluto del Namib e non mancherà una visita al vicino Canyon di Sesriem. Resto del pomeriggio a disposizione per relax. Cena e pernottamento.

Sossusvlei

Questa valle dove il fiume Tsauchab scompare tra l’argilla bianca alla base di alcune tra le dune più alte del mondo, è una delle attrazioni turistiche più spettacolari della Namibia. Le dune si stendono a perdita d’occhio e le loro ricche colorazioni variano dall'albicocca al rosso e all'arancio vivo. Tre dei punti più belli nella zona di Sossusvlei sono: Hidden Vlei, a breve distanza dal parcheggio 2x4, Deadvlei, così nominata a causa degli scheletrici tronchi di antiche acacie che si trovano al centro della secca piana e Sossusvlei stessa. Se le piogge sono abbondanti, il fiume Tsauchab riesce a scorrere fino alla valle creando un paradiso per gli uccelli acquatici. Anche durante la stagione secca spesso è possibile vedere orici, antilopi saltanti e struzzi che si nutrono della sparsa vegetazione lungo i corsi d’acqua. Il Nara!, un frutto simile allo Tsamma, melone che si trova in questa zona, viene mangiato per il suo contenuto d’elementi nutritivi e di liquido.

Le Dune Del Namib

Le dune del Namib si estendono a sud, dall'Orange al Kuiseb River, (nella zona nota come dune sea o “mare di dune”) e a nord, da Torra Bay nel parco della Skeleton Coast fino al fiume Cuoca in Angola. Sono composte da variopinte sabbie di quarzo ed hanno sfumature che vanno dal color crema all’arancio, al rosso e al viola. A differenza delle antiche dune del Kalahari, quelle del Namib sono dinamiche perché si spostano e assumono forme particolari per effetto del vento. La parte superiore della duna, rivolta in direzione dello spostamento, si chiama pendio di scorrimento ed è qui che la sabbia, cadendo dalla cresta, scivola verso il basso. In questo punto si accumulano le particelle vegetali e i detriti animali che costituiscono la magra fonte alimentare degli abitanti di quest’ambiente e proprio per questo motivo vi si concentrano quasi tutte le forme di vita esistenti sulle dune.

Sesriem Canyon

Molti anni fa il fiume Tsauchab, che sorge nelle montagne Naukluft e Zaris intagliò un canyon in questa zona apparentemente desolata. Il Sesriem Canyon in realtà ospita uccelli, animali e piante perché le sue ripide pareti impediscono l’evaporazione dell’acqua e proiettano fresche ombre sul canyon. Oggi il fiume Tsauchab scorre solo dopo abbondanti piogge. Pare che il nome “Sesriem” derivi dal fatto che i primi visitatori dell’area raccogliessero l’acqua dal fiume unendo sei cinghie per i buoi (“riems” in Afrikaans) per fare in modo che un secchio raggiungesse l’acqua dalla cima del canyon. La parte ovest di questo canyon profondo 30 metri diventa gradualmente più bassa e a un certo punto il fiume si espande e forma una valle lungo il suo corso per Sossusvlei.

Sossusvlei / Swakopmund (350Km) Giorno 5 - Ven 27/10/2023

Pensione completa. Un suggestivo trasferimento ci conduce oggi attraverso tutto il settore settentrionale del Namib Naukluft National Park tra canyon e paesaggi lunari per arrivare nel pomeriggio inoltrato nella cittadina di Swakopmund, sull’Oceano, la seconda più importante della Namibia. Pranzo in corso di viaggio. Effettuiamo un tour orientativo per ammirare chiari esempi architettonici di retaggio coloniale tedesco. Cena e pernottamento.

Swakopmund

Swakopmund ha un carattere particolare probabilmente dovuto alla sua storia coloniale e al fatto che non ha ospitato industrie di rilievo a parte quella turistica per la maggior parte del secolo scorso. Alte palme bordano le strade e i giardini ben tenuti contribuiscono a creare un’atmosfera da oasi. Le caffetterie all’aperto, i bar e le pasticcerie fanno furore in una cittadina costellata d’interessanti edifici di un’altra epoca.

Qui vivono numerosi artisti e, passeggiando per la città, è possibile scoprire le sue gallerie d’arte e i negozi che espongono le opere di pittori e artisti locali. Vi sono anche boutique, negozi di souvenir, negozi di pietre semipreziose, gioiellerie, supermercati, negozi di antiquariato e di tessuti, una conceria e molto altro. Swakopmund è diventato un luogo di attrazione per chi è alla ricerca di emozioni. Molti arrivano fin qui per avventurarsi sulle dune con le quad bikes, per sciare con i sand board, per fare del tandem skydiving, per volare sul deserto. Anche se Swakopmund si trova alle porte del deserto e lungo una delle coste più desolate del mondo, questi due fattori si combinano e danno a questa città unica un clima sorprendentemente temperato.

Le temperature estive non raggiungono mai gli estremi del deserto, a pochi chilometri all’interno, ed anche gli inverni sono miti, caratterizzati occasionalmente dal caldo vento dell’est. La città prende il nome dalla sua posizione alla foce del fiume Swakop, che raramente presenta acque di superficie, ma che invece fornisce acqua sotterranea per un certo numero d’interessanti fenomeni naturali, come la Valle della Luna, la Piana delle Welwitschie e l’Oasi Goanikontes. All’estremità meridionale della città si trova una fascia di dune costiere mobili che raggiunge Walvis Bay, a trentadue chilometri. A nord di Swakopmund si trova la famosa Skeleton Coast, che, malgrado ancora evitata dalla gente di mare, rappresenta oggi un eldorado per i pescatori.

Swakopmund - Walvis Bay & Sandwich Harbour (200Km) Giorno 6 - Sab 28/10/2023

Oggi effettuiamo una delle escursioni più belle. Iniziamo infatti con un’uscita in barca sulle placide acque della Walvis Bay. Qui è possibile ammirare pellicani, otarie, leoni marini e con un po’ di fortuna anche delfini. A bordo viene servito uno snack per poi proseguire in 4x4 verso l’area di Sandwich Harbour. Qui le dune si gettano letteralmente nell'Oceano e le pozze naturali di acqua salmastra che si creano con l’andamento delle maree, attirano qui centinaia di uccelli marini di tantissime specie. Attraversando le saline rosa si rientra nel pomeriggio inoltrato a Swakopmund al termine di una giornata che rimarrà a lungo tra i ricordi più belli. Cena in ristorante e pernottamento.

Sandwich Harbour

La laguna di Sandwich Harbour è situata a 48 chilometri a sud di Walvis Bay, ai piedi di maestose dune color avorio ed è una spettacolare destinazione, specialmente per gli appassionati di fotografia. Molto conosciuta dai pescatori, dagli ornitologi e dagli amanti della natura, la laguna un tempo era una baia aperta, chiamata nei vecchi testi Sandfisch Haven, che con il passare degli anni è stata chiusa dalla sabbia. La zona di Sandwich ha un fascino mistico, arricchito dalla leggenda che narra che sotterrato da qualche parte nelle dune al di sopra del livello dell’alta marea, vi fosse una nave con un carico d’avorio, oro e pietre preziose. Questo tesoro è stato cercato da tanti, ma sino ad oggi nessuno ha avuto la fortuna di scoprirlo.

La laguna riceve acqua dolce dalle falde acquifere interne ed è un santuario per un gran numero d’uccelli di ripa. E’ anche un’importante zona riproduttiva per una grande varietà di pesci. La zona è accessibile solo mediante veicoli 4x4 e con un apposito permesso.

Swakopmund / Damaraland (Twyfelfontein) (380Km) Giorno 7 - Dom 29/10/2023

Dopo la prima colazione il nostro viaggio prosegue verso nord lungo la strada che corre parallela all'oceano Atlantico. Questa viene già chiamata, impropriamente, Skeleton Coast (quella vera in realtà è molto più a nord di Torra Bay) e prende il nome dai vari scheletri di navi miseramente naufragate sulle coste namibiane a causa di diversi fattori. Il mare qui è decisamente tumultuoso e il fenomeno delle nebbie notturne e mattutine non aiutava gli equipaggi di un tempo che non si potevano avvalere di moderni ecoscandagli e radar. Già poco dopo Henties Bay possiamo ammirare una di queste navi. Si imbocca poi la C35 per inoltrarci definitivamente all'interno della bella regione interna del Damaraland.

Twyfelfontein

la zona più conosciuta del Damaraland è la zona di Twyfelfontein. I Damara, che un tempo vivevano in questa zona, la denominarono Uri-Ais o “fontana saltante” dalla sua sorgente di acqua fresca. Nel 1947 il nome è stato cambiato in Twyfelfontein – che significa “fontana dubbiosa”, dal primo colono bianco, che riteneva che la sorgente fosse troppo debole per essere un valido supporto per l’allevamento del bestiame. Nel 1952 la zona è stata dichiarata monumento nazionale per i suoi tesori artistici. Twyfelfontein è conosciuta per l’abbondanza di graffiti e pitture rupestri situate in una valle di arenaria rossa. Si crede che i graffiti risalgano a circa 6000 anni fa. In totale vi sono oltre 2500 graffiti divisi in sei categorie o fasi, fino al XIX secolo. La maggior parte dei graffiti rappresenta animali e le loro orme, con rare rappresentazioni di uomini rispetto alle migliaia d’immagini presenti. Le pitture e le incisioni rupestri hanno un’origine incerta e le ipotesi sulle loro origini abbondano. Purtroppo non esiste un modo affidabile di datarle senza distruggerle. Si può dedurre che gli artisti fossero nomadi che vivevano di caccia e di raccolta e che non conoscessero l’agricoltura né la ceramica. La maggior parte delle pitture rupestri riflette il rapporto tra gli esseri umani e la natura. Alcune sono rappresentazioni stilizzate, ma nella maggior parte dei casi riproducono fedelmente e con grande abilità le persone e gli animali della regione. I temi ricorrenti comprendono il ruolo delle donne e degli uomini, battute di caccia e pratiche di medicina naturale. Le pitture si possono raggruppare in tre periodi distinti: le più antiche sembrano riflettere un periodo di nomadismo durante il quale le popolazioni si dedicavano prevalentemente alla caccia. Le opere successive, che rivelano un netto miglioramento artistico, suggeriscono pacifiche incursioni di gruppi provenienti da altre zone, forse San o Khoi-Khoi. L’ultimo stadio indica un impoverimento dell’espressione artistica dovuto forse a una perdita d’interesse verso il genere. Le tonalità del rosso si ottenevano principalmente macinando ossidi di ferro e aggiungendo a questa polvere un po’ di grasso animale per formare una pasta adesiva. I pigmenti bianchi erano ricavati dalla silice, dal quarzo in polvere e dalle argille bianche ed erano per natura meno adesivi di quelli rossi. Gli artisti applicavano i colori alla roccia usando le dita, bastoncini e pennelli ricavati con peli d’animali. L’arte rupestre ha la particolarità di essere ammirata nel luogo della sua creazione. L’osservatore attento potrà dunque farsi un’idea dell’ambiente che ha ispirato i dipinti.

Villaggio Himba / Foresta Pietrificata / Parco Etosha (400Km) Giorno 8 - Lun 30/10/2023

Pensione completa. Partenza per il Parco Etosha con sosta per la visita del villaggio Himba di Otjikandero. La tribù degli Himba, semi-nomade, abita queste terre da millenni e ha saputo mantenere, tutto sommato, e malgrado tanti contatti con gli “occidentali”, le loro antiche tradizioni, gli usi e i costumi. Al termine dell'attività si prosegue verso il settore meridionale del rinomato Parco Etosha. Tempo permettendo non escludiamo un primo ingresso per iniziare ad apprezzare, ed avvistare, i grandi mammiferi africani. Il safari se incluso sarà previsto con il bus utilizzato durante il tour. Cena e pernottamento al lodge.

Otjikandero

Il villaggio per bambini orfani Himba OTJIKANDERO è il primo progetto di questo genere registrato in Namibia. La visita guidata a questo autentico villaggio Himba non solo vi darà una visione approfondita della vita e cultura dell'ultima tribù tradizionale in Namibia ma anche una straordinaria opportunità fotografica. Assisterete alla cerimonia della mungitura, al bagno di fumo, sarete informati sui rituali al fuoco sacro. Vi mostreranno i gioielli e le acconciature delle donne e tutto quello che riguarda la cultura Himba. Al momento sono presenti al villaggio 39 bambini e 16 donne, provenienti dalla regione del Kaokoland, che si prendono volontariamente cura dei bimbi. Il denaro ricavato dalle visite guidate viene utilizzato da una fondazione per fornire principalmente cibo e altre necessità primarie. Inoltre il progetto sostiene le famiglie Himba correlate alla comunità che sono in difficoltà a causa di problemi con il bestiame. Il progetto aiuta al pagamento delle spese di trasporto e altre spese che possono insorgere.

Etosha National Park (200Km) Giorno 9 - Mar 31/10/2023

Pensione completa. Intera giornata dedicata al safari (effettuato con veicoli 4x4 aperti accompagnati da esperti ranger di lingua inglese). Il parco Etosha si presenta come un’immensa pianura dove gran parte della zona centrale è dominata dal pan, una piana di origine salina, che crea un paesaggio unico nel suo genere. Le tante pozze d’acqua attirano poi centinaia di animali alla ricerca di ristoro. Pranzo in corso d'escursione. Si esce dal parco nel pomeriggio inoltrato, cena e pernottamento.

Il chilometraggio odierno è variabile a seconda degli avvistamenti

Etosha National Park

L’Etosha National Park è il primo parco fondato in Namibia nel 1907 e sicuramente uno dei migliori luoghi al mondo per osservare gli animali. Il suo nome significa “grande luogo bianco asciutto”, anche conosciuto come “la terra delle acque asciutte” e deriva dalla vasta depressione salina dalle sfumature bianche e verdastre chiamata Etosha Pan. Ma sono le foreste e le praterie circostanti a costituire un habitat tanto favorevole alla fauna del parco. L’Etosha National Park occupa una superficie di oltre 20 000 kmq, dove vivono 114 specie di mammiferi, 340 di uccelli, sedici di rettili e anfibi e un’innumerevole varietà d’insetti.

Etosha National Park / Windhoek (450Km) Giorno 10 - Mer 01/11/2023

Pensione completa. Attraversando la regione centrale si giunge nel pomeriggio nella Capitale Windhoek. Pranzo in corso di viaggio. Tour orientativo e tempo a disposizione per gli ultimi acquisti. Cena e pernottamento in hotel.

Windhoek / Italia (45Km) Giorno 11 - Gio 02/11/2023

Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo di linea Ethiopian Airlines delle ore 14:30. Arrivo ad Addis Abeba alle ore 21:20. 

Italia Giorno 12 - Ven 03/11/2023

Proseguimento con volo di linea delle ore 00:15. Pasti e pernottamento a bordo. Arrivo a Milano Malpensa alle ore 04:50. FINE DEI SERVIZI.

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