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Autentica Namibia

La bellezza dell'Africa tra dune e safari

a partire da € 3.890,00

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durata: 13 gg
Tipologia:
In Aereo | Viaggi dei Personal Voyager
Destinazione:
Africa

Esplora la Namibia in un tour emozionante! Escursioni nel deserto, città affascinanti e scoperte esotiche ti aspettano. Vivrai avventure indimenticabili tra meraviglie storiche e naturali!

ITINERARIO - 27/11/2024

Info Paese

Milano Malpensa - Windhoek

Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Milano Malpensa in tempo utile per il volo Ethiopian Airlines delle ore 22:55; disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza per Windhoek. Pasti e pernottamento a bordo.

Windhoek - Deserto del Kalahari

Arrivo ad Addis Abeba alle ore 07:20 e coincidenza con volo Ethiopian Airlines alle ore 08:35. All'arrivo a Windhoek alle ore 13:20 disbrigo delle formalità d'ingresso e incontro con la guida di lingua italiana e partenza verso la regione del deserto del Kalahari. Cena e pernottamento.

Distanza percorsa: 285 km.

Kalahari
Il deserto del Kalahari è una vasta distesa sabbiosa che si estende per circa 520.000 km². È situato sull’immenso altopiano che copre l’Africa australe e si trova ad una altezza media di 900 metri. Copre il 70% del territorio del Botswana e parte dello Zimbabwe, della Namibia e del Sudafrica. Di fatto è il quarto deserto al mondo per estensione. Il deserto del Kalahari si trova all’interno di un bacino che porta lo stesso nome e misura oltre due milioni e mezzo di chilometri quadrati arrivando a coprire ben nove paesi africani. Il nome Kalahari deriva dalla parola Kgalagadi, in lingua Tswana, e significa "la grande sete”. Il Kalahari è un deserto di sabbia rossa, in parte arido e in parte semi arido. Parti del Kalahari ricevono più di 250 mm di acqua piovana ogni anno, mentre la zona veramente arida si trova a sud-ovest, dove ogni anno piovono meno di 175 mm d'acqua, rendendo quest'area un deserto di tipo fossile. Le temperature estive variano dai 20 ai 40 °C, mentre in inverno il clima è secco e freddo, con una temperatura minima che può essere anche sotto lo zero. Le uniche riserve d'acqua di grandi dimensioni sono costituite dai 'pan', laghi salati effimeri che si riempiono solo durante la stagione delle piogge. Tra gli animali che vivono nella regione vi sono iene, leoni, suricati, antilopi e molte specie di rettili e uccelli. La vegetazione è molto variegata e comprende più di 400 specie di piante, ma consiste principalmente di graminacee e acacie. Il Kalahari ospita l'antico popolo nomade dei Boscimani, che si crede vivano in queste terre come cacciatori raccoglitori da almeno ventimila anni. Vi sono numerosi giacimenti di carbone, rame e nichel e una delle più grandi miniere di diamanti del mondo.

I San
I Boscimani, o San come preferiscono farsi chiamare, sono gli abitanti più antichi dell’Africa Australe. Sembra accertato dalla scienza ufficiale che i San costituiscano uno dei più antichi rami dell'evoluzione dell'uomo moderno. I San vivevano perlopiù in gruppi nomadi composti di 25-35 persone. Ciascun gruppo si componeva di diverse famiglie. Questa etnia applicava un sistema di divisione delle terre in base al quale ogni gruppo aveva un suo territorio definito, che poteva misurare anche 1.000 kmq. Non vi era una gerarchia politica e non esistevano capi: le decisioni erano prese collettivamente dall’intero gruppo, all’interno del quale avevano diritto di parola tanto gli uomini quanto le donne. Ma non tutti i San vivevano solo di caccia e di raccolta. All’inizio del XIX secolo i San gestivano, infatti, una delle più vaste reti commerciali dell’era pre-coloniale, estesa in tutto il Kalahari. L'arrivo delle popolazioni bantu portò al declino di questo popolo che si aggravò ulteriormente con l’arrivo dei boeri. Il conflitto con i bianchi è stato particolarmente cruento: i Boscimani erano accusati di attaccare indiscriminatamente il bestiame e di cacciare in zone che ora appartenevano ai coloni, di conseguenza furono perseguitati e addirittura cacciati alla stregua di animali feroci. Oggi i San vivono principalmente in Botswana, nel deserto del Kalahari e in Namibia e sono considerati al livello più basso della scala sociale africana perché, non avendo più terra, hanno dovuto abbandonare il proprio stile di vita e di conseguenza la loro cultura. In Namibia vivono nella parte nordorientale del paese e si suddividono in quattro gruppi: i Naro, nella zona di Gobabis, gli !Xukwe e gli Hei//Kom nel Bushmanland occidentale, nel Kavango e nel Caprivi e gli Ju/hoansi (o !kung) nel Bushmanland orientale, numerosi soprattutto nella zona intorno alla città di Tsumkwe. In passato la grande flessibilità della loro società ha aiutato i San a sottrarsi alle conquiste e alle dominazioni di altri popoli, ma al tempo stesso ha impedito loro di organizzarsi per formare gruppi di pressione e quindi rivendicare e difendere i loro diritti.

Deserto del Kalahari - Deserto del Namib

Sveglia all'alba per un'attività di safari. Dopo la prima colazione il nostro viaggio prosegue verso la scoperta dell'altro incredibile deserto, il più antico del mondo: il Namib da cui il nome della Nazione. Arrivo al nostro campo per l'ora di pranzo. Ci sarà del tempo a disposizione per relax e godere di questo incredibile habitat. Prevediamo un "sundowner" da un punto davvero suggestivo per ammirare il calar del sole. Cena e pernottamento.

Distanza percorsa: 235 km.

Deserto del Namib: Sossusvlei, Dead Vlei & Sesriem Canyon

Sveglia mattutina per godere della migliore luce durante l’escursione alle rinomate dune di Sossusvlei. Tempo a disposizione per visitare Sossusvlei, l’emozionante Deadvlei, e il vicino canyon di Sesriem la cui conformazione geologica svela molti misteri sulla formazione e l’evoluzione del nostro pianeta Terra. Pranzo in corso di escursione. Il pomeriggio è a disposizione per relax. Cena e pernottamento.

Distanza percorsa: 220 km.

Sossusvlei
Questa valle, dove il fiume Tsauchab scompare tra l’argilla bianca alla base di alcune tra le dune più alte del mondo, è una delle attrazioni turistiche più spettacolari della Namibia. Le dune si stendono a perdita d’occhio e le loro ricche colorazioni variano dall'albicocca al rosso e all'arancio vivo. Tre dei punti più belli nella zona di Sossusvlei sono: Hidden Vlei, a breve distanza dal parcheggio 2x4, Deadvlei, così nominata a causa degli scheletrici tronchi di antiche acacie che si trovano al centro della secca piana e Sossusvlei stessa. Se le piogge sono abbondanti, il fiume Tsauchab riesce a scorrere fino alla valle creando un paradiso per gli uccelli acquatici. Anche durante la stagione secca spesso è possibile vedere orici, antilopi saltanti e struzzi che si nutrono della sparsa vegetazione lungo i corsi d’acqua. Il Nara!, un frutto simile allo Tsamma, melone che si trova in questa zona, viene mangiato per il suo contenuto d’elementi nutritivi e di liquido.

Le dune del Namib
Le dune del Namib si estendono a sud, dall'Orange al Kuiseb River, (nella zona nota come dune sea o “mare di dune”) e a nord, da Torra Bay nel parco della Skeleton Coast fino al fiume Cuoca in Angola. Sono composte da variopinte sabbie di quarzo ed hanno sfumature che vanno dal color crema all’arancio, al rosso e al viola. A differenza delle antiche dune del Kalahari, quelle del Namib sono dinamiche perché si spostano e assumono forme particolari per effetto del vento. La parte superiore della duna, rivolta in direzione dello spostamento, si chiama pendio di scorrimento ed è qui che la sabbia, cadendo dalla cresta, scivola verso il basso. In questo punto si accumulano le particelle vegetali e i detriti animali che costituiscono la magra fonte alimentare degli abitanti di quest’ambiente e proprio per questo motivo vi si concentrano quasi tutte le forme di vita esistenti sulle dune.

Dune paraboliche
Nella parte orientale del mare di dune e nella zona di Sossusvlei le dune sono classificate come paraboliche o multi cicliche e sono il risultato delle condizioni variabili del vento. Sono le dune più stabili del Namib e come tali, anche le più ricche di vegetazione.

Dune trasversali
Nei pressi della costa a sud di Walvis Bay si trovano invece le dune trasversali, ossia lunghe formazioni lineari perpendicolari ai venti che soffiano da sud-ovest, quindi orientate verso nord e nord-ovest.

Dune seif
All’interno del Parco del Namib, la zona di Homeb è caratterizzata dalle imponenti dune lineari seif, enormi increspature di sabbia orientate da nord-ovest a sud-est. Raggiungono i 100 metri d’altezza e distano all’incirca un chilometro l’una dall’altra, come risulta evidente anche dalle fotografie scattate dai satelliti. Sono formate dai venti stagionali: in estate, quando prevalgono i venti meridionali, la parte superiore rivolta in direzione dello spostamento si trova sul versante nordorientale, mentre in inverno, quando i venti soffiano nel senso contrario, essa si sposta sul versante sud-occidentale.

Dune a stella
Nelle aree esposte ai venti provenienti da tutte le direzioni si formano le cosiddette dune a stella, chiamate così perché hanno crinali multipli che, se osservati dall’alto, ricordano la forma delle stelle.

Barcane
Nella parte meridionale dello Skeleton Coast Park e nella zona a sud di Luderitz prevalgono le dune chiamate barcane: create da venti unidirezionali, sono le dune più mobili in assoluto e, quando si muovono, assumono la forma di una mezzaluna con le punte rivolte in direzione dello spostamento. Sono queste le dune che stanno lentamente divorando la città fantasma di Kolmanskop, vicino a Luderitz, e sempre di questo tipo sono le famose “dune ruggenti” della Skeleton Coast settentrionale, chiamate così per via del suono provocato dall’aria espulsa dagli interstizi presenti tra i granelli di sabbia. Il suono è udibile soprattutto nelle calde ore del pomeriggio.

Dune a collinetta
Notevolmente più piccole delle altre, queste dune si trovano radunate in gruppi sulle distese pianeggianti vicino alle fonti d’acqua. La sabbia si raccoglie intorno alla vegetazione – in genere è sufficiente un ciuffo d’erba – ed è tenuta ferma dalle radici della pianta in modo da formare un cespuglio sabbioso. In genere queste dune non superano i 2-3 metri d’altezza.

Le comunità delle dune
Nonostante il loro aspetto spoglio, le dune del Namib ospitano un ecosistema complesso in grado di vivere grazie all’umidità portata dalle frequenti nebbie. Queste sono causate dalla condensazione quando i freddi e umidi venti marini, influenzati soprattutto dalla corrente del Benguela dell’Atlantico meridionale, incontrano il caldo secco che sale dalle sabbie del deserto. Questo fenomeno occorre di notte e origina spesso nebbie mattutine che in genere si dissolvono con il caldo del pomeriggio. Sott’acqua la corrente del Benguela, ricca di azoto, favorisce la presenza di colonie di plancton che attirano numerosi pesci che, a loro volta, fanno da cibo per gli uccelli e i mammiferi marini della costa. In nessun altro luogo della terra la vita riesce ad affermarsi in condizioni tanto ostili: questa sorta di miracolo è possibile grazie soprattutto ai semi e alle particelle di piante depositati dal vento e all’umidità portata dalla nebbia. Nelle pianure ghiaiose vivono struzzi, zebre, orici (gemsbok), antilopi saltanti (springbok), manguste, scoiattoli di terra e altri animali come lo sciacallo, il caracal e la iena bruna. Se le piogge sono abbondanti i semi germogliano e la ghiaia arida si trasforma in un prato di erba alta anche un metro pullulante di animali. Nella sabbia vivono molte piccole creature e basta anche una breve passeggiata per riuscire a scorgere le tracce di questa comunità adattatasi così bene all’ambiente. Di giorno le temperature in superficie possono raggiungere i 70ºC, ma nella parte sottostante i granelli di sabbia sono separati da ampi spazi nei quali l’aria circola liberamente e molti di questi piccoli animali trovano qui fresco rifugio. Quando poi arriva il freddo della notte, essi approfittano del fatto che la sabbia trattiene parte del calore assorbito di giorno per crearsi un caldo riparo. I luoghi migliori per osservare la vita nel deserto sono Sossusvlei e le dune del sud di Homeb, sul Kuiseb River. Il mattino presto provate a cercare i segni di quanto è accaduto durante la notte: riuscirete a distinguere con facilità le tracce di scarafaggi, lucertole, serpenti, ragni e scorpioni. Nelle dune vivono un numero impressionante di coleotteri, ghiotti del materiale vegetale che trovano in quest’ambiente

Sesriem Canyon
Molti anni fa il fiume Tsauchab, che sorge nelle montagne Naukluft e Zaris intagliò un canyon in questa zona apparentemente desolata. Il Sesriem Canyon in realtà ospita uccelli, animali e piante perché le sue ripide pareti impediscono l’evaporazione dell’acqua e proiettano fresche ombre sul canyon. Oggi il fiume Tsauchab scorre solo dopo abbondanti piogge. Pare che il nome “Sesriem” derivi dal fatto che i primi visitatori dell’area raccogliessero l’acqua dal fiume unendo sei cinghie per i buoi (“riems” in Afrikaans) per fare in modo che un secchio raggiungesse l’acqua dalla cima del canyon. La parte ovest di questo canyon profondo 30 metri diventa gradualmente più bassa e a un certo punto il fiume si espande e forma una valle lungo il suo corso per Sossusvlei.

Namib - Swakopmund

Dopo la prima colazione siamo pronti per procedere oggi verso la costa atlantica. Attraverseremo tutto il settore settentrionale del Namib Naukluft Park e il Tropico del Capricorno in un susseguirsi di scenari davvero suggestivi tra ampie vallate ed incredibili canyon. Lungo il percorso avrete l'opportunità di scoprire anche le famose "Welwitschia", una delle poche specie vegetali che possono superare anche i mille anni di vita. Il pranzo è previsto lungo il percorso. Arrivo a Swakopmund, la seconda cittadina della Namibia, nel pomeriggio inoltrato. Cena libera e pernottamento.

Distanza percorsa: 355 km.

Valle della Luna
Attraversando il Namib-Naukluft Park, percorrendo una strada in pieno deserto, si giunge ad un punto dove potrete osservare la famosa Moon Landscape. La caratteristica fondamentale di questa zona è data dai diversi livelli di superficie terrestre che si differenziano tra loro, a causa di un fenomeno che risale a circa 450 milioni d’anni fa. La zona è facilmente riconoscibile dalla superficie un po’ nerastra, molto simile al terreno Lunare. Piante d’Eucalipto a sorpresa crescono in questa zona e costeggiano le rive del fiume Swakop fino ad arrivare ad una fattoria di campagna che, ora non più attività, forniva la città di Swakopmund di frutta fresca e agrumi.

Welwitschie
La Welwitschia Mirabilis cresce solo nelle pianure ghiaiose del Namib settentrionale. Gli Afrikaner l’hanno ribattezzata tweeblaarkanniedood, che significa “la due foglie non può morire”, chiaro riferimento alla longevità di questa pianta. Le Welwitschie hanno saputo adattarsi molto bene al duro ambiente in cui vivono e la tesi ora accettata è che la pianta tragga i liquidi che le sono necessari per vivere soprattutto dalla condensazione della nebbia, ricavandone inoltre una quantità limitata dal sottosuolo. È stato infatti accertato che i pori delle foglie trattengono l`umidità e che le foglie più lunghe praticamente innaffiano le radici facendo scendere le gocce sulla sabbia sottostante. Le Welwitschie in realtà hanno solo due foglie lunghe e coriacee che crescono ai due lati del fusto, simile a un tappo di sughero. Con il passare degli anni queste foglie si scuriscono sotto l’azione dei raggi del sole e vengono lacerate dal vento, dividendosi in varie strisce sfilettate. Le Welwitschie sono considerati alberi e sono imparentate con le conifere, in particolare con i pini, ma hanno alcune caratteristiche in comune anche con le piante da fiore e con i licopodi. Sono piante dioiche, ovvero si dividono in individui femminili e maschili ben distinti. Le femmine producono pigne, le quali contengono i semi. Anche i maschi hanno pigne, ma le loro sono più numerose e più piccole. Si pensa che il metodo di impollinazione avvenga grazie a grandi e appiccicosi grani di polline che vengono trasportati dal vento. Le Welwitschie crescono molto lentamente e non fioriscono prima dei 20 anni; si crede che le più grandi abbiano addirittura 2000 anni. Tale longevità probabilmente è possibile solo perché le Welwitschie contengono alcune sostanze indigeste agli animali.

Swakopmund

La giornata odierna è a vostra disposizione per attività a carattere facoltativo. Da non mancare l'escursione a Sandwich Harbour dove le alte dune sabbiose si gettano nell’Oceano e piscine naturali salmastre, che si vengono a creare dai moti delle maree, costituiscono un richiamo incredibile per tantissimi uccelli marini di molte specie. L'escursione facoltativa di mezza giornata in veicoli 4x4 comprende anche un light lunch. Cena libera.

Swakopmund
Swakopmund ha un carattere particolare probabilmente dovuto alla sua storia coloniale e al fatto che non ha ospitato industrie di rilievo a parte quella turistica per la maggior parte del secolo scorso. Alte palme bordano le strade e i giardini ben tenuti contribuiscono a creare un’atmosfera da oasi. Le caffetterie all’aperto, i bar e le pasticcerie fanno furore in una cittadina costellata d’interessanti edifici di un’altra epoca. Qui vivono numerosi artisti e, passeggiando per la città, è possibile scoprire le sue gallerie d’arte e i negozi che espongono le opere di pittori e artisti locali. Vi sono anche boutique, negozi di souvenir, negozi di pietre semipreziose, gioiellerie, supermercati, negozi di antiquariato e di tessuti, una conceria e molto altro. Swakopmund è diventato un luogo di attrazione per chi è alla ricerca di emozioni. Molti arrivano fin qui per avventurarsi sulle dune con le quad bikes, per sciare con i sand board o per fare del tandem skydiving, volare sul deserto. Anche se Swakopmund si trova alle porte del deserto e lungo una delle coste più desolate del mondo, questi due fattori si combinano e danno a questa città unica un clima sorprendentemente temperato. Le temperature estive non raggiungono mai gli estremi del deserto, a pochi chilometri all’interno, ed anche gli inverni sono miti, caratterizzati occasionalmente dal caldo vento dell’est. La città prende il nome dalla sua posizione alla foce del fiume Swakop, che raramente presenta acque di superficie ma che invece fornisce acqua sotterranea per un certo numero d’interessanti fenomeni naturali, come la Valle della Luna, la Piana delle Welwitschie e l’Oasi Goanikontes. All’estremità meridionale della città si trova una fascia di dune costiere mobili che raggiunge Walvis Bay, a trentadue chilometri. A nord di Swakopmund si trova la famosa Skeleton Coast, che, malgrado ancora evitata dalla gente di mare, rappresenta oggi un eldorado per i pescatori.

Swakopmund - Cape Cross (colonia di otarie) - Elefanti del Deserto (EHRA) - Damaraland

Che incredibile giornata, intensa ma bellissima! Partiamo di buon mattina in direzione Nord costeggiando in parte la strada che corre parallela alla costa. Da molti questa è chiamata la "Skeleton Coast" per l'alta presenza di navi naufragate, visitiamo così la più grande colonia di otarie di Cape Cross e il sito dove Diego Cao sbarcò nel 1486. Poi percorriamo un breve tratto a ritroso sino all'intersezione con la pista C35. Ci addentriamo così nel cuore della regione del Damaraland, una delle più belle da un punto di vista naturalistico. Il nostro campo tendato è situato in uno dei siti più belli per ammirare i tipici paesaggi di questa bellissima area. Ma le emozioni non finiscono qui! Nel pomeriggio prenderemo parte infatti ad un'interessantissima attività (in veicoli 4x4 aperti) alla ricerca dei rari elefanti del deserto con l'organizzazione EHRA, Elephant Human Relations Aid, che è nata con lo sconto di salvaguardare questi bellissimi pachidermi. Pernottamento in campo tendato.

Distanza percorsa: 350 km.

Cape Cross Seal Reserve
Cape Cross è famoso soprattutto per la riserva popolata da migliaia di otarie del capo. Nel 1486 l’esploratore portoghese Diego Cao, primo europeo a mettere piede in Namibia, giunse a Cape Cross e piantò una croce (Padrao) alta 2 m e pesante 360 kg in onore di Giovanni II, re di Portogallo. La croce rimase al suo posto fino al 1893, quando fu rimossa e portata in Germania dalla nave Falke. L’anno seguente il kaiser Guglielmo II ordinò che ne fosse realizzata una copia recante l’iscrizione originale in latino e portoghese, con l’aggiunta di una dicitura commemorativa in tedesco. Nel punto in cui Cao in origine piantò la sua croce ora, ce n’è una seconda realizzata in dolerite ed eretta nel 1980. Sul luogo si trova anche una composizione di blocchi in cemento di forma circolare, disposti in modo da riprodurre la Croce del Sud, costellazione che il navigatore portoghese seguì durante la sua spedizione. Le otarie del capo possiedono l’orecchio esterno; inoltre sotto il grezzo pelo superficiale hanno uno spesso strato di pelliccia che non si bagna e trattiene l’aria garantendo l’assoluto isolamento termico (il che permette loro di mantenere costante la temperatura corporea a trentasette gradi e di trascorrere lunghi periodi immersi in acque fredde). Gli esemplari maschi pesano in media 200 kg; le femmine attorno ai 75 kg e nel periodo compreso tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre partoriscono un solo cucciolo. Le madri riconoscono i loro piccoli grazie alle percezioni olfattive e ai richiami. I principali predatori sono la iena bruna e lo sciacallo della gualdrappa. Solitamente i cuccioli rimangono con la madre fino a un anno d’età. Le otarie del capo mangiano ogni giorno una quantità di cibo pari all’8% del loro peso corporeo. Ogni anno viene eseguito un abbattimento controllato: le pelli sono lavorate per poi rifornire il mercato europeo, la carne è spedita a Taiwan, i genitali sono esportati in oriente e il resto è utilizzato per ricavare una poltiglia proteica usata per nutrire i bovini.

Damaraland

Bellissima giornata tra natura e cultura. Visiteremo il rinomato sito Unesco di Twyfelfontein, un vero e proprio museo all'aperto ove ammirare incisioni rupestri risalenti al Paleolitico. Di seguito visitiamo la Foresta Pietrificata prima di far rientro al nostro campo dove ci sarà del tempo a disposizione per relax circondati da uno scenario davvero suggestivo. Cena e pernottamento in campo tendato.

Distanza percorsa: 150 km.

Twyfelfontein
Twyfelfontein – che significa “fontana dubbiosa”, dal primo colono bianco che riteneva che la sorgente fosse troppo debole per essere un valido supporto per l’allevamento del bestiame. Nel 1952 la zona è stata dichiarata monumento nazionale per i suoi tesori artistici. Twyfelfontein è conosciuta per l’abbondanza di graffiti e pitture rupestri situate in una valle di arenaria rossa. Si crede che i graffiti risalgano a circa 6.000 anni fa. In totale vi sono oltre 2.500 graffiti divisi in sei categorie o fasi, fino al XIX secolo. La maggior parte dei graffiti rappresenta animali e le loro orme, con rare rappresentazioni di uomini rispetto alle migliaia d’immagini presenti. Le pitture e le incisioni rupestri hanno un’origine incerta e le ipotesi sulle loro origini abbondano: purtroppo non esiste un modo affidabile di datarle senza distruggerle. Si può dedurre che gli artisti fossero nomadi che vivevano di caccia e di raccolta e che non conoscessero l’agricoltura né la ceramica. La maggior parte delle pitture rupestri riflette il rapporto tra gli esseri umani e la natura. Alcune sono rappresentazioni stilizzate, ma nella maggior parte dei casi riproducono fedelmente e con grande abilità le persone e gli animali della regione. I temi ricorrenti comprendono il ruolo delle donne e degli uomini, battute di caccia e pratiche di medicina naturale. Le pitture si possono raggruppare in tre periodi distinti: le più antiche sembrano riflettere un periodo di nomadismo durante il quale le popolazioni si dedicavano prevalentemente alla caccia. Le opere successive, che rivelano un netto miglioramento artistico, suggeriscono pacifiche incursioni di gruppi provenienti da altre zone, forse San o Khoi-Khoi. L’ultimo stadio indica un impoverimento dell’espressione artistica dovuto forse a una perdita d’interesse verso il genere. Le tonalità del rosso si ottenevano principalmente macinando ossidi di ferro e aggiungendo a questa polvere un po’ di grasso animale per formare una pasta adesiva. I pigmenti bianchi erano ricavati dalla silice, dal quarzo in polvere e dalle argille bianche ed erano per natura meno adesivi di quelli rossi. Gli artisti applicavano i colori alla roccia usando le dita, bastoncini e pennelli ricavati con peli d’animali. L’arte rupestre ha la particolarità di essere ammirata nel luogo della sua creazione. L’osservatore attento potrà dunque farsi un’idea dell’ambiente che ha ispirato i dipinti.

Damaraland - Villaggio Himba - Riserva di Okutala (Etosha)

Dopo la prima colazione lasciamo il nostro campo per dirigerci nei pressi di Kamanjab dove visiteremo un villaggio Himba, senza dubbio una delle etnie più belle del continente africano. Purtroppo, come spesso accade, i frequenti contatti con i turisti hanno tolto un po' di autenticità a questa visita ma rimane pur sempre un'occasione unica per apprendere usi e consumi di questa bella e fiera popolazione. Pranzo in corso di escursione. Arrivo nella riserva privata di Okutala (24.000 ettari) a sud del Parco. Sistemazione al lodge. Tempo permettendo effettuiamo al pomeriggio inoltrato un primo safari in veicoli 4x4 aperti accompagnati da esperti ranger (di lingua inglese). Cena e pernottamento.

Distanza percorsa: 260 km.

Himba
Tra il XVI e il XVII secolo gli Herero, un popolo bantu dedito alla pastorizia, entrarono in Namibia provenienti dall’Angola e si stabilirono con le loro mandrie in quest’area rimanendovi per circa 200 anni. Dopo questo periodo, probabilmente a causa del sovrappopolamento dovuto alle varie ondate di immigrazione, la maggior parte di loro si mosse verso sud alla ricerca di pascoli più idonei e si disperse in tutta la parte centro settentrionale del paese dando vita a innumerevoli scontri con il popolo dei Nama, anch’essi allevatori e alla ricerca di pascoli. Nel XIX secolo a seguito di un’epidemia di peste bovina e delle vessazioni subite dai Nama Swartbooi, gli Herero rimasti in Kaokoland si trovarono costretti, per non morire di fame, a ripassare il confine con l’Angola e chiedere aiuto alla tribù locale degli Ngwambwe. Questi li ribattezzarono Himba, che nella loro lingua significa “coloro che chiedono l’elemosina”. Gli Himba rimasero in Angola per oltre un lustro, fino a quando un Herero di nome Vita, che accompagnava una spedizione scientifica, li trovò e decise di aiutarli. Dopo averli organizzati militarmente si mise a servizio del governo portoghese in Angola per combattere i ribelli, in cambio di armi e bestiame. Finalmente nel 1916, Vita e gli Himba furono in grado di attraversare il fiume Kunene, sconfissero i Nama e poterono ritornare a vivere nelle loro terre. Nel frattempo l’opera missionaria compiva quasi un secolo e il popolo Herero era stato convertito al Cristianesimo e aveva cambiato molte delle sue tradizioni; le differenze fra coloro che fino a cent’anni prima erano stati un solo popolo, erano ora insormontabili e i due popoli pur parlando la stessa lingua non si riunirono più, gli Herero continuarono nel loro percorso di modernizzazione, mentre gli Himba mantennero il nome adottivo e rifiutarono ogni tipo di influenza esterna per vivere secondo la loro cultura e tradizione. La società Himba si può definire un sistema teocratico dove il capo villaggio è anche il capo spirituale e l’amministrazione del villaggio (kraal) segue le regole religiose-tradizionali. La base della società Himba è la famiglia, spesso allargata agli zii e ai cugini, il termine villaggio è in realtà improprio, in quanto gli abitanti del kraal sono tutti parenti. Per questa ragione i rapporti fra i vari villaggi sono sempre numerosi e amichevoli per ragioni di matrimonio e d’affari. La loro religione si basa sul culto degli antenati: gli Himba ritengono che le anime dei morti abbiano poteri soprannaturali e siano il tramite tra i viventi e Dio, che chiamano Mukuru. Da qui deriva la necessità di mantenere buoni rapporti con le anime dei defunti seguendo e rispettando le tradizioni e chiedendo la loro benedizione attraverso il fuoco sacro detto Okuruwo. Questo è generalmente un unico ceppo ardente il cui mantenimento continuo è a cura del capo tribù e della sua prima moglie; durante le cerimonie sarà al fuoco sacro che il capo villaggio chiederà la benedizione degli antenati. L’economia degli Himba si basa quasi esclusivamente sull’allevamento del bestiame, essi sono pastori semi-nomadi e allevano principalmente mucche e capre. La loro dieta consiste quasi esclusivamente di latte cagliato (Omahere) e carne, principalmente di capra, le mucche infatti sono il loro patrimonio e vengono macellate solo per eventi importanti. Sono anche soliti barattare capre e manufatti per avere in cambio mais, zucchero ed oggetti d’ornamento personale. Le donne himba sono famose per il colore rosso della loro pelle che ungono con una crema ottenuta da burro e polvere d’ocra. Questo trattamento viene utilizzato per proteggere la pelle dal sole, dagli insetti e per assorbire il sudore e la polvere, (tutte le mattine l’ocra viene tolta e rimessa), e naturalmente come trattamento di bellezza. Gli Himba sono famosi anche per le loro acconciature chiamate erembe: i capelli delle donne vengono intrecciati con dell’extension di fibra di palma o crine di cavallo e le treccine così ottenute vengono avvolte da un tubicino di sottile pelle di capra che viene poi unta con l’ocra.

Etosha National Park

Sveglia di buon mattino. Oggi ci attende una splendida giornata all'interno del Parco Etosha, uno dei più rappresentativi del continente africano. Il pranzo è previsto in corso d'attività. Facciamo rientro al nostro lodge nel pomeriggio inoltrato. Senza dubbio una giornata intensa ma sarà ripagata a pieno dalla vista dei grandi mammiferi africani che generalmente è più facile ammirare intorno alle pozze d'acqua. Pernottamento in lodge.

Etosha National Park
L’Etosha National Park è il primo parco fondato in Namibia nel 1907 e sicuramente uno dei migliori luoghi al mondo per osservare gli animali. Il suo nome significa “grande luogo bianco asciutto”, anche conosciuto come “la terra delle acque asciutte” e deriva dalla vasta depressione salina dalle sfumature bianche e verdastre chiamata Etosha Pan. Ma sono le foreste e le praterie circostanti a costituire un habitat tanto favorevole alla fauna del parco. L’Etosha National Park occupa una superficie di oltre 20.000 kmq, dove vivono 114 specie di mammiferi, 340 di uccelli, sedici di rettili e anfibi e un’innumerevole varietà d’insetti.

Geologia
L’Etosha Pan è un vastissimo deserto salino pianeggiante che per pochi giorni l’anno, per via delle piogge, si trasforma in una laguna poco profonda popolata da fenicotteri e pellicani bianchi. Quando si formò, dodici milioni di anni fa, era una depressione poco profonda alimentata dalle acque del fiume Kunene, ma i mutamenti climatici e tettonici verificatisi nel corso dei secoli hanno fatto abbassare il livello dell’acqua e creato questa depressione salina che ora si riempie d’acqua solo sporadicamente. Quando le precipitazioni sono abbondanti, essa è alimentata da fiumi effimeri detti oshanas e omiramba che sono valli fluviali fossili i cui corsi d’acqua scorrono talvolta sotto terra.

Flora e fauna
La pianta più diffusa a Etosha è il Mopane, che circonda la depressione salina e costituisce circa 80% dell’intera vegetazione. Secondo la stagione si possono vedere nel parco elefanti, giraffe, zebre, antilopi saltanti (springbok), alcelafi rossi, gnu, orici (gemsbok), antilopi alcine, kudu maggiori, antilopi roane, struzzi, sciacalli, iene, leoni, ghepardi e leopardi. Tra le specie in pericolo di estinzione vi sono l’impala dal muso nero e il rinoceronte nero. La densità degli animali è in relazione alla vegetazione. Nella stagione secca invernale gli animali si raggruppano intorno alle pozze d’acqua, mentre durante i caldi e piovosi mesi estivi si disperdono e trascorrono le giornate riparandosi nella boscaglia. Di pomeriggio si possono vedere gli animali che riposano sotto gli alberi. Le temperature estive possono raggiungere i 44ºC. Anche gli uccelli abbondano, i buceri dal becco giallo sono molto diffusi e a terra si possono vedere le enormi otarde di Kori.

Etosha - Windhoek

Sveglia di buon mattino per un ultimo emozionante safari prima di far rientro nella capitale attraversando l'altopiano centrale in un susseguirsi di piccoli centri abitati come Outjo, Otjiwarongo e Okahandja. Cena in hotel.

Distanza percosa: 600 km.

Windhoek - Italia

Prima colazione. Trasferimento in aeroporto in tempo utile per i volo Ethiopian Airlines delle ore 14:30. Disbrigo delle formalità di imbarco e partenza per Addis Abeba. Pasti a bordo. Arrivo alle ore 21:20 ad Addis Abeba e coincidenza.

Italia

Partenza da Addis Abeba alle ore 00:15 e pernottamento a bordo. Arrivo a Milano Malpensa alle ore 04:50.

Euphemia Personal Voyager

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Accompagnatore

Susy Reynaud

Adoro viaggiare per conoscere nuovi popoli e mi piace fare nuove esperienze insieme alle persone che accompagno per allacciare nuove amicizie e condividere la mia grande passione con Voi!

Partenze disponibili

Clicca sulla data di partenza per visualizzare l'itinerario con i giorni scelti

Mer 27/11/2024

a partire da € 3.890,00

QUOTE

ALTRE QUOTE PARTECIPAZIONE

Tasse aeroportuali (da riconfermare): € 480 per persona

Assicurazione annullamento facoltativa: € 190 per persona

Escursione a Sandwich Harbour in 4x4 (minimo 10 partecipanti): € 180 per persona

SUPPLEMENTO SINGOLA: € 550,00

La quota comprende

Guida locale parlante italiano
Pernottamenti come da programma
Visite ed escursioni come da programma
Volo A/R come da programma
Ingressi come da programma
Kit da viaggio
Trasferimenti in loco
Trattamento come da programma
Assicurazione medico/bagaglio (base)
Accompagnatore Lab Travel

La quota non comprende

Assicurazione annullamento ed estensioni facoltative polizze sanitarie
Bevande non specificate
Facchinaggi, mance, visite-guide-ingressi-escursioni non menzionate, extra in genere e tutto quanto non espressamente indicato
Pasti non specificati

ULTERIORI INFORMAZIONI

Alberghi

Kalahari Anib Lodge (o similare) - 28/29 Novembre
Il Kalahari Anib Lodge sorge all'interno di una lussureggiante oasi nel mezzo del basse dune rosse del Kalahari che caratterizzano questa regione della Namibia a circa 30 Km nord-est di Mariental. Il Ristorante e gli chalet sono ubicati intorno ad un ampio cortile con ampia piscina. In totale di piscine se ne contano due, entrambe non riscaldate. Tutte le camere sono semplici ma confortevoli con servizi privati con doccia. Non manca l'aria condizionata e riscaldamento. Le cene sono servite sia all'interno che all'esterno del ristorante.

A Little Sossus Lodge (o similare) - 29 Novembre/1 Dicembre
Little Sossus Lodge è situato a 35 km a sud-est di Sesriem, il principale punto di ingresso al deserto del Namib e alle sue rinomate dune di Sossusvlei, ed è particolarmente apprezzato da una clientela alla ricerca di sistemazioni semplici a prezzi accessibili. Sono disponibili 20 chalet: queste unità abitative, tutte con servizi privati annessi con doccia, sono costruite principalmente in pietra e garantiscono nella loro semplicità un discreto comfort. Il corpo centrale del lodge è ricavato da un'antica fattoria. L'accoglienza è sempre molto calorosa e la cucina riscuote sempre un buon successo. Molti pasti sono serviti in veranda. Non manca una piccola piscina per rinfrescarsi durante le giornate più calde.

Hansa Hotel (o similare) - 1/3 Dicembre
Nel cuore della piccola e caratteristica cittadina di Swakopmund, l'Hansa Hotel si propone come una delle soluzioni più apprezzate della zona, nonché patrimonio architettonico della città essendo ospitato in un edificio risalente al 1905 dalla forte impronta coloniale. La spiaggia principale della città così come negozi, bar e ristoranti sono tutti a pochi passi a piedi. Le camere sono individualmente decorate e dotate dei principali confort. Non manca il ristorante e il bar.

L’Ozondjou Tented Camp (o similare) - 3/5 Dicembre
L’Ozondjou Tented Camp è un grazioso campo tendato semi-permanente che si affaccia sul fiume Ugab. La posizione è senza dubbio uno dei suoi punti di forza, probabilmente una delle più spettacolari di questa regione. Il nome "Ozondjou" deriva da una parola Herero che significa “elefante”. Infatti a pochi passi sorge il campo base dell’Elephant Human Relations Aid (EHRA), la celebre organizzazione no profit volta alla tutela delle specie di elefanti che popolano il suolo namibiano. L'area principale del campo è composta da una grande tenda. E' qui che vengono serviti i pasti e non manca una piccola libreria. All’esterno un vero e proprio "salotto all’aperto" che dall'alto domina il letto del fiume Ugab, spesso asciutto e con di fronte una possente parete rocciosa che soprattutto al tramonto si accende di incredibili colori. Di sera viene acceso il fuoco e gli ospiti sono invitati a sedersi, rilassarsi e godere di momenti di assoluto relax a contatto con una natura che qui è stata particolarmente generosa. Il campo dispone di 8 tende doppie, ognuna con doccia, lavabo e servizi igienici. L’acqua viene fornita tramite un pozzo alimentato ad energia solare. La posizione lo rende assolutamente unico ed indimenticabile e particolarmente idoneo a chi desidera un'autentica esperienza namibiana. Il campo è raggiungibile solo con veicoli 4x4.

Okutala Etosha (o similare) - 5/7 Dicembre
A circa 76 Km a nord del centro abitato di Outjo, sorge all'interno di una Riserva Privata raggiungibile attraverso la D2695 a circa 30 Km a Sud dal principale cancello di ingresso del rinomato Parco Etosha. Conosciuto in passato come Naua Naua Lodge, nel 2013 è stata effettuata un'importante e completa ristrutturazione che ha trasformato l'Okutala Lodge in una delle soluzioni più affascinanti della regione. Il lodge vanta una splendida posizione e dall'alto di una collina domina il paesaggio circostante. Tra i principali servizi del Lodge menzioniamo il ristorante, bar, chiosco e piscina.

Avani Windhoek Hotel & Casino (o similare) - 7/8 Dicembre
Situato nel pieno centro nella vibrante capitale della Namibia, l’AVANI Windhoek Hotel & Casino è dotato di 173 camere, arredate con stile per offrire il massimo del comfort, tutte dotate di aria condizionata ed offrono una vista panoramica sulla città, includono TV satellitare, postazione the/caffè, asciugacapelli, mini-bar e molto altro su richiesta. Il ristorante offre piatti della cucina internazionale e la presenza del casino e di un bar fornitissimo lo rendono l’indirizzo ideale per soggiornare a Windhoek.

Trasporti

Navetta-bus da\per aeroporto su richiesta, da quantificare in base ai partecipanti.

Il mezzo di trasporto utilizzato è un vericolo Overland Truck Isuzu o similare da 14 posti a sedere. Spesso durante il viaggio prevediamo delle attività che saranno svolte in veicoli 4x4 aperti per poter meglio apprezzare la natura circostante (deserto del Kalahari, safari alla ricerca degli elefanti, safari nel parco Etosha).

Pasti

11 colazioni, 8 pranzi (di cui alcuni pic-nic) e 8 cene.

Escursioni & Ingressi

  • Safari nel Deserto del Namib
  • Escursione tra le dune di Sossusvlei
  • Visita alla colonia di otarie di Cape Cross
  • Tour con la EHRA (Elephant Human Relations Aid) nel Damarland alla ricerca dei rari elefanti del deserto
  • Visita al sito UNESCO di Twyfelfontein ed alla Foresta Pietrificata
  • Visita ad un villaggio Himba
  • Safari nella riserva privata di Okutala
  • Escursione nel Parco Etosha

Facoltativa: escursione a Sandwich Harbour in 4x4

Assicurazione

L’assicurazione medico/bagaglio comprendente:

  • Assistenza in viaggio
  • Spese mediche fino a € 30.000
  • Bagaglio: Furto, incendio, rapina, scippo fino a € 1.500

Possibilità di integrazione massimali sanitarie e polizza annullamento. Chiedi consiglio al tuo Personal Voyager per individuare la polizza su misura per te. Per le condizioni generali dell'assicurazione clicca qui

Condizioni di recesso

In caso di recesso dal contratto da parte del cliente prima della partenza verranno calcolate le seguenti penali:

  • Dalla data di conferma fino a 60 giorni ante partenza: 25%
  • Da 59 a 30 giorni ante partenza: 50%
  • Da 29 a 4 giorni ante partenza: 75%
  • Da 3 giorni al giorno della partenza: 100%

Note

Clima
Il clima tipicamente semidesertico fa si che la Namibia sia visitabile tutto l’anno. Durante l’inverno (da Maggio a Ottobre) le temperature oscillano tra i 7 e i 25°C. Durante il giorno è sereno e piacevolmente caldo, ma con forte escursione termica la notte con temperature che possono arrivare anche sotto lo 0°C. D’estate (da Novembre ad Aprile) le temperature si aggirano sui 35/40°C con giornate molto calde. La stagione delle piogge va da Febbraio a Marzo.

Abbigliamento e Bagaglio
Consigliati abiti pratici in fibre naturali, prevalentemente di colori neutri che non contrastino con l’ambiente circostante. Da non scordare almeno un capo caldo per la sera ed una giacca a vento. Scarpe comode, cappellino, occhiali da sole, crema protezione solare, costume da bagno, repellenti. Indispensabile il binocolo. Raccomandiamo limitare al minimo il proprio bagaglio, utilizzando preferibilmente borse/sacche morbide.

Alberghi, Lodge & Riserve
Le categorie alberghiere, se espresse, seguono le normative ufficiali vigenti del paese dove l’hotel è ubicato. Non sempre il criterio di valutazione locale corrisponde a quello europeo. Inoltre ove non sia in vigore una classificazione ufficiale, abbiamo espresso una nostra valutazione personale.

Ricorda
Potrebbero verificarsi casi in cui l’itinerario subisca variazioni per cause tecniche o motivi imprevedibili. Se hai esigenze particolari segnalale al tuo Personal Voyager: mobilità ridotta, dolce attesa, esigenze alimentari o altro. Chiedici qualsiasi consiglio sul viaggio!

MAPPA ITINERARIO

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